
Gli animali e il caldo, una premessa
Gli animali in natura sanno perfettamente come proteggersi dal caldo e ce lo dimostrano, basta osservare il loro comportamento:
i cani in giardino scavano buche nei posti che rimangono in ombra nelle ore assolate, i conigli anche loro maestri dello scavo si riparano in cunicoli freschissimi, i gatti sonnecchiano per l’intera giornata all’ombra. E certamente gli animali selvatici non sono da meno, ogni specie ha il proprio modo.
E quando vivono con noi?
Gli animali che vivono invece con noi in ambito domestico e che non hanno possibilità di manifestare il loro normale comportamento necessitano senz’altro di accortezze che sembrerebbero scontate e invece non lo sono.
Animali in gabbia
Ancora troppo spesso ricevo notizie di animali in gabbia lasciati al sole nei balconi o nei giardini nelle ore più calde della giornata e che diventano trappole mortali.
In questi casi ci sarebbero molte cose sulle quali riflettere e il caldo è forse l’ultima per importanza: l’animale in gabbia, a qualunque specie appartenga, è un individuo privato del proprio diritto all’esistenza. Le sue esigenze etologiche sono ignorate e calpestate. Diventa un oggetto d’arredo che ci si dimentica al sole, non un compagno di vita di cui prendersi cura con responsabilità.
Conigli e piccoli mammiferi
Si tratta in generale di animali molto sensibili alle alte temperature, quindi in estate occorre fare attenzione a mettere a loro disposizione gli ambienti più freschi della casa.
Attenzione all’aria condizionata e ai ventilatori, non puntiamoli mai nella loro direzione perché possono ammalarsi.
Acqua fresca e pulita sempre a disposizione, d’estate aumentano spesso il consumo di liquidi.
Molti utilizzano tappetini refrigeranti, panni bagnati o tavolette ghiacciate, nella mia esperienza vanno utilizzati con molta cautela perché possono provocare disturbi.
Tartarughe e testuggini
Monitoriamo anche le tartarughe terrestri: se vivono in recinti esterni assicuriamoci che la zona che abbiamo dedicato loro non sia completamente esposta al sole ma che abbiano anche possibilità di ripararsi.
Se stazionano per troppo tempo sotto il sole possono surriscaldarsi in modo pericoloso.
Non dimentichiamo di lasciare sempre acqua a loro disposizione, in contenitori bassi da cui possano entrare e uscire con facilità.
Stesso discorso per le tartarughe acquatiche che vivono all’esterno in laghi artificiali, l’acqua potrebbe raggiungere temperature troppo elevate se non è profonda a sufficienza.
In entrambi i casi se camminano su pavimentazioni esposte al sole controlliamo che non si arroventino, potrebbero ustionarsi.
Rettili, anfibi e pesci
La temperatura interna di terrari, terracquari e acquari va monitorata.
Se aumenta il calore esterno anche l’interno di questi ambienti si surriscalda e gli animali potrebbero subire danni anche gravi.
Molti pensano che i rettili non abbiano problemi con il caldo ma non è così, ogni specie ha il suo intervallo ideale di temperatura, al di sotto e al di sopra del quale vanno in sofferenza e possono morire.
Misuriamo sempre il gradiente termico, cioè la temperatura raggiunta nel punto più caldo e in quello più freddo del terrario, terracquario o acquario, sia d’inverno che d’estate e regoliamoci di con sequenza.
Cani e gatti
Anche per loro in casa è importante avere la possibilità di accedere a zone più fresche se ne sentono la necessità.
Acqua fresca e pulita è importante e attenzione ad aria condizionata e ventilatori, cerchiamo di evitare che stazionino sotto il getto freddo.
Per i cani attenzione alla temperatura dell’asfalto quando li portiamo fuori, possono ustionarsi i polpastrelli.
Evitiamo di farli uscire nelle ore più calde e di fargli fare attività fisica intensa, potrebbero incorrere nel colpo di calore. Attenzione in modo particolare ai cani brachicefali, quelli con il muso cortissimo come i carlini e i bulldog inglesi e francesi.
In viaggio
L’abitacolo dell’automobile al sole può raggiungere temperature elevatissime in poco tempo, non lasciamo mai gli animali in macchina d’estate, il rischio è troppo alto.
Facciamo soste e consentiamo loro di bere. Per i piccoli mammiferi come il coniglio e la cavia è da evitare il digiuno e difficilmente mangiano con l’auto in movimento, meglio parcheggiare all’ombra, abbassare i finestrini e lasciare che si alimentino un po’ prima di ripartire.
E in ogni caso abituiamoli gradualmente a viaggiare in macchina, iniziando con pochi minuti e aumentando progressivamente, facciamo in modo che le vacanze siano piacevoli per tutti!