Wikipedia recita così:
“Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse a DNA eterologhe, cioè estranee, provenienti da microrganismi o parti di essi, opportunamente trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e finalizzato ad essere utilizzato nel conferimento di immunità attiva al soggetto cui viene somministrato. L’immunità deriva dalla stimolazione, nel soggetto ricevente, alla produzione di anticorpi neutralizzanti il microrganismo stesso. La maggior parte dei vaccini funziona inducendo una risposta umorale.”
Eppure, nonostante si comprenda benissimo che quella che viene inoculata nel corpo degli animali che vivono con noi non è propriamente acqua fresca, capita molto spesso che i vaccini vengano somministrati non da un Medico Veterinario e non dopo una visita clinica accurata che accerti che l’animale è in condizioni cliniche tali da poter essere vaccinato, quanto piuttosto da chiunque sappia fare un’iniezione ( e sulla manualità in sé non c’è proprio nulla di complicato).
Sembra quasi di acquistare una macchina full optional quando ci si sente dire: compri il coniglio da me, costa un po’ di più ma è già vaccinato e sverminato (contro quali vermi e con quali farmaci e a che dosaggio però non è dato sapere!) e non ci si rende conto che l’unico a guadagnare di più è proprio il venditore e gli unici a perdere l’animale e la persona che lo accoglie in casa…
A perdere in salute, perché se il vaccino non è stato somministrato correttamente o è stato fatto nonostante le condizioni fisiche non lo consentissero, si ammalerà anche gravemente e soprattutto a perdere la possibilità di ricevere consigli relativi all’alimentazione corretta, alla gestione domestica e alla creazione di una relazione sana e ricca di soddisfazioni proprio nel momento in cui gli animali sono giovanissimi e quindi in grado di apprendere rapidamente.
Davvero un peccato iniziare una relazione così!
Foto: animalidalmondo.it