
Un sabato mattina ti arriva una telefonata, non stai lavorando e la tua famiglia reclama la tua attenzione.
Ma uno scoiattolo è stato investito e sai bene che nel fine settimana difficilmente qualcuno se ne occuperà. E allora corri in clinica e fai quello che è necessario per valutare che danni ci sono e se e cosa puoi fare. C’è un trauma cranico da gestire, i denti sono spezzati e soprattutto c’è una brutta frattura dell’omero, in una posizione che non consente di intervenire chirurgicamente.
Ma chi come me si occupa anche di animali selvatici da molto tempo ormai, sa che sono creature straordinarie, le cui capacità di ripresa sorprendono spesso anche il medico più esperto.
E allora fai del tuo meglio, anche se sai che se tutto andrà bene la degenza sarà lunga, impegnativa e costosa, ci saranno altri controlli da fare e la riabilitazione richiederà tempo.
E quando, dopo oltre sessanta giorni, riesci a riportare la scoiattolina in un angolo protetto e incantato di un bosco e la vedi correre fuori all’ombra di una quercia secolare, sai per certo che non hai fatto solo il tuo dovere di medico, hai fatto il tuo dovere di essere umano: hai dedicato tempo, cura, attenzione e risorse ad una creatura che ne aveva bisogno. E questo spesso basta.
Sulla mia pagina fb il video della liberazione…