
La giornata mondiale delle api
Il destino di questi splendidi animali, ormai non è più possibile ignorarlo, è strettamente legato al nostro.
Una delle maggiori sfide per l’umanità nel prossimo futuro è quella di riuscire a sfamare una popolazione mondiale in continua crescita e, mi auguro, con cibo sano e di qualità e questo non è affatto scontato.
Il ruolo delle api
Il ruolo delle api e degli insetti impollinatori è un ruolo chiave all’interno degli ecosistemi e irrinunciabile per la produzione di cibo di cui tutti ci nutriamo.
L’importanza è così elevata che è stata “misurata” anche in termini economici: ventidue miliardi di euro solo per l’Europa.
Eppure questi incredibili animali, con un’evoluzione alle spalle che al confronto la nostra è ridicola, stanno morendo a milioni e proprio a causa dei comportamenti sconsiderati dell’essere umano.
Perché le api stanno scomparendo?
Le api muoiono a causa di malattie infettive e infestive con le quali sono venute a contatto in seguito allo spostamento di persone, animali, piante e merci da un angolo all’altro del Pianeta, malattie con le quali non si sono evolute nei secoli e nei millenni e non sanno come difendersi.
E soprattutto muoiono a causa dei sistemi di produzione industriali e intensivi con i quali produciamo in massima parte il nostro cibo: l’ingente quantità di pesticidi e sostanze tossiche di ogni genere ormai indispensabili a sostenere un sistema agricolo fatto di monocolture e di semi geneticamente modificati, ne compromette la capacità di orientamento e ne provoca la morte.
Quello che ora sappiamo è che l’effetto delle sostanze tossiche, anche se singolarmente sotto i livelli che abbiamo stabilito come “sicuri”, si moltiplica in modo esponenziale negli organismi viventi, tutti, con conseguenze imprevedibili e gravissime.
Una puntata della trasmissione Indovina chi viene a cena? è dedicata proprio alle api, se l’avete persa potete vederla a questo link.
Gli ecosistemi sempre più compromessi stanno mettendo a rischio l’esistenza stessa di una specie enigmatica e affascinante, a cui l’austriaco Karl Von Frisch ha dedicato decenni di studi che gli sono valsi il premio Nobel.
Il mondo visto dalle api
Proprio a Von Frisch dobbiamo gran parte di quello che oggi sappiamo sulla percezione del mondo da parte delle api e sulla loro sofisticata comunicazione.
Io che non sono affatto dotata di senso dell’orientamento e ho passato l’adolescenza a studiare cartine (senza un grande risultato, lo ammetto, ma non ho lasciato che questo limite mi impedisse di andare dove volevo!) sono impressionata dal modo in cui questi esseri piccolissimi si spostano per chilometri ritrovando con precisione millimetrica casa loro.
Con quella che chiamiamo “danza” delle api comunicano l’esatta localizzazione di fonti di cibo o di acqua, proteggono la colonia e la regina a costo della loro vita, ma sono anche capaci di “colpi di stato” per spodestare la sovrana indiscussa, un individuo in grado di dare la vita ai fuchi (le api maschio) da uova non fecondate…
Pensiamoci…
Pensiamo a tutto questo e non solo al ruolo che hanno per la produzione del cibo quando scegliamo che prodotti insetticidi usare nelle nostre abitazioni, quali antiparassitari per gli animali con cui viviamo, quali erbicidi, anticrittogamici, fitofarmaci irrorare sui nostri giardini e orti.
Pensiamoci quando scegliamo la verdura e la frutta per noi e per le nostre famiglie: quale sistema stiamo aiutando?
Quello dell’agricoltura intensiva, fonte di morte degli ecosistemi e di sterminio delle api o quello biologico e locale, dei piccoli produttori, che rispetta gli equilibri e genera salute e vita?
La prossima volta che incontriamo un’ape non scacciamola infastiditi, non cerchiamo di ucciderla, non ci pungerà se non sarà costretta perché muore nel farlo.
Ringraziamola piuttosto per quello che fa anche per noi e mettiamo in atto comportamenti e azioni che come un domino ne promuovano l’esistenza, proteggendo queste creature sacre proteggiamo noi stessi.
E buona giornata mondiale delle api!
Grazie Cinzia per questo articolo. La strada purtroppo è lunga anche se molte persone sono orientate verso un’alimentazione eco-compatibile. Sono vegana da otto anni e faccio la spesa con gli occhiali inforcati per scegliere prodotti a kilometro zero, che non contengano schifezze varie e non danneggino l’ambiente. Non ti nascondo che spesso è impegnativo e non facile. Speriamo di essere sempre di più a cambiare le nostre abitudini e, soprattutto, che ciò avvenga prima che questi meravigliosi esserini, così importanti per l’impollinazione, siano scomparsi de tutto. Un abbraccio. Marzia
Grazie a te Marzia, hai ragione la strada è lunga ma amando follemente la montagna so che anche la salita più impervia, un passo dopo l’altro, può essere portata a termine. E la vista di solito dopo tanta fatica è mozzafiato… 🙂
La natura ci sorprende , sempre . Si può imparare moltissimo da creature piccolissime come api,formiche ed altri insetti.
Mi occupo nello spevifico anche di api col mio lavoro, come fortificare il loro sistema immunitario e aiutarle a nutrirsi meglio e in modo sano e sicuro .
Nel mio piccolo giardino non utilizzo sostanze tossiche , cerco di mantenere un equilibrio naturale senza intervenire e attiro animali utili e insetti impollinatori perché il mio orticello e i miei alberi da frutto abbiano una ricca produzione. Speriamo che questo articolo sensibilizzi molte persone a migliorare l’ambiente. Grazie .
Grazie a te Matilde