
Da un po’ di tempo non scrivo post in questa sezione del blog, dedicata a letture che riguardino gli animali e che mi fa piacere condividere.
Senz’altro recupererò nel prossimo futuro ma il libro di David Michie mi ha convinto ad interrompere questa pausa!
Il Buddha degli animali di David Michie
Chiunque di noi abbia il privilegio di vivere con animali di altre specie conosce la profondità dei legami, delle relazioni che siamo in grado di creare pur non comunicando e non guardando il mondo allo stesso modo.
Cos’hanno in comune la nostra mente e quella degli animali? Se lo chiede David Michie fin dall’introduzione e ce lo domandiamo molto spesso anche noi.
Io me lo chiedo sia come medico veterinario sia come donna che sceglie di condividere tempo e spazi con individui di altre specie: che valore hanno per noi e per loro i rituali condivisi, la comunicazione verbale e non verbale, l’essere vicendevolmente testimoni dei momenti di maggior intimità e vulnerabilità?
Tante domande, molte risposte
Quando ci si addentra in riflessioni così profonde le domande emergono una dopo l’altra, per alcune pensiamo di avere le risposte. Per altre ci vengono in aiuto ricercatori di molte discipline interrelate. Per altre ancora tradurre in linguaggio verbale il nostro sentire appare inadeguato e ci limitiamo ad osservare, ci lasciamo attraversare dalle emozioni senza provare a fermarle.
Chi fa il mio mestiere sa che esprimere opinioni in campi del sapere non ancora riconosciuti dal sistema di credenze in cui siamo immersi richiede cautela e grande pazienza e perseveranza.
L’attesa diventa uno strumento fondamentale.
Eppure vivendo con gli animali da tutta la vita non posso certo ignorare l’aspetto spirituale profondo che accompagna il nostro legame con individui di altre specie.
Perché scegliamo quell’animale e non un altro? Cosa possiamo fare per garantire una condizione di benessere che comprenda sia l’ambito mentale che quello fisico?
Cosa possiamo fare per accompagnare gli animali quando la loro esperienza terrena sta volgendo al termine, come possiamo supportarli quando sono malati?
David Michie cerca risposte alle nostre stesse domande
Il punto di vista è quello del Buddhismo tibetano: David Michie è anche un meditatore di grande esperienza e ci racconta come i principi cardine del buddhismo possono aiutarci a sostenere gli animali in tutto il loro percorso: tutti gli individui sono semchen, dotati di mente, per dirne una…
Una lettura che consiglio a tutti quelli che non si fermano alla superficie delle cose, a chi abbia voglia di esplorare punti di vista e dimensioni differenti, anche quando sembrano molto distanti da noi.
A tutti coloro che guardano alla spiritualità dei legami e delle relazioni, con qualunque specie, a tutti coloro che vogliano davvero interiorizzare il tortuoso sentiero della non violenza.
Il Buddha degli animali
– La vita spirituale dei nostri amici animali –
David Michie
Traduzione di Alice Crocella
Amrita
Post di Cinzia Ciarmatori