In MEDICINA INTEGRATA

La perdita degli animali con cui viviamo è per noi un evento sempre carico di emozioni.
Solo il pensiero spesso ci getta in una profonda angoscia.
Del resto la morte è uno dei più grandi tabù in culture e società come la nostra, in cui tutto si gioca sulla performance e la produttività.
E quando sono gli altri animali ad essere in lutto? Cosa possiamo fare?

La morte fa così profondamente parte della vita che anche gli altri animali, seppur con differenze di specie, hanno il senso del lutto.
Quando vivono con noi spesso soffrono così tanto la mancanza di un membro della famiglia a cui erano legati da arrivare persino ad ammalarsi.
Ecco perché è così importante non sottovalutare ciò che accade e condividere anche con loro ciò che proviamo.

Animali in lutto

Quando solo pensiamo alla morte degli animali con cui viviamo la paura della perdita ci assale.
Cerchiamo di allontanare quel pensiero più rapidamente possibile, per non trovarci ad anticipare il dolore che proveremo, la tristezza, la commozione.

Rispetto anche solo a pochi anni fa oggi ci appare più normale poter esprimere ciò che proviamo, sappiamo che molte persone possono comprenderlo quel dolore, subiamo meno il giudizio di una società che per lungo tempo, e ancora oggi in molti luoghi, ha considerato banale la morte di un altro animale.

Eppure tendiamo a considerare troppo poco che anche gli altri animali che fanno parte della nostra famiglia soffriranno per la perdita di un individuo a cui erano legati.
Quelle che ci uniscono, all’interno delle famiglie multispecie, sono infatti le relazioni. Spesso di grande valore e profondità.

Non solo con cani e gatti, ma anche con altri mammiferi come il coniglio, il furetto, le cavie peruviane, i cincillà e con gli uccelli.
Pappagalli in particolare ma non solo loro.

Come possiamo aiutare gli animali in lutto?

Ci sono molte cose che possiamo fare e la prima è senza dubbio non sottovalutare le emozioni degli altri animali.

Seppur con differenze di specie e con variazioni individuali, legate anche alle esperienze di vita, quando viene a mancare un membro della famiglia l’intero sistema ne risente.
Soprattutto quando le relazioni sono profonde, quando c’è un legame importante.

Mi capita spesso durante le consulenze di medicina veterinaria sinergica e sostenibile di sentirmi raccontare di animali che hanno cominciato a mostrare segni di malessere in seguito ad un lutto.
Non possiamo certo pensare che si tratti sempre di coincidenze, molto spesso è proprio il dolore di una perdita, la scomparsa di un riferimento, a provocare un disequilibrio dell’organismo e l’insorgenza di patologia.

Quando siamo già in questa fase ci occuperemo della malattia, certo, ma non possiamo trascurare le emozioni né il trauma del lutto.

Lutto e Fiori di Bach

Tra gli strumenti di cura che utilizzo di più in questi casi, quello che preferisco sono senza alcun dubbio i Fiori di Bach.
La bellezza di questo metodo è nella possibilità di scegliere tra i trentotto rimedi quelli più adatti per ogni singolo individuo in quel momento della sua vita, ma ce ne sono almeno due che possono essere d’aiuto per il lutto: Star of Bethlehem e Walnut.

In generale aiutano sia a metabolizzare più rapidamente il trauma che il cambiamento legato indissolubilmente alla perdita di un compagno o una compagna di vita.

Poi certo, possiamo aggiungere altri rimedi in base al modo peculiare in cui quello specifico individuo sta rispondendo alla morte di un familiare, ma intanto possiamo iniziare con questi due, oppure in emergenza se lo abbiamo a portata di mano con il Rimedio di Soccorso che contiene Star of Bethlehem.

Un’ultima cosa

Tutte le volte che è possibile facciamo in modo che gli animali che restano possano vedere il corpo di chi non c’è più, possano avvicinarsi, annusare, compiere ciò che per loro è necessario per rendersi conto che il loro compagno o compagna sono morti.

Troppo spesso accade che vedano uscire di casa ancora in vita l’animale a cui sono legati e non lo vedano tornare, come succede quando si sceglie l’eutanasia in clinica.
In questi casi tendono ad aspettarne il ritorno e non facciamo che aggiungere dolore al dolore, trauma al trauma.

Diamo loro modo di capire cosa sta accadendo, è giusto che abbiano la possibilità di affrontare e metabolizzare il lutto a modo loro.

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