
Cos’è l’alimentazione casalinga? Contiene sempre cereali e altre fonti di carboidrati? Perché è diversa dalla BARF?
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alle crocchette e altri cibi industriali?
E ancora, come possiamo rendere l’alimentazione casalinga per carnivori più sostenibile?
Il medico veterinario nutrizionista è davvero necessario?
Da alcuni anni la possibilità di offrire un’alimentazione casalinga fresca a cani e gatti si è diffusa in modo esponenziale, offrendo una grande opportunità rispetto agli alimenti industriali del pet food.
Ecco cosa dobbiamo sapere per orientarci al meglio e non commettere errori!
Quando si può parlare di alimentazione casalinga?
L’alimentazione casalinga, a differenza della BARF, prevede la cottura.
Questa è la differenza principale, anche perché condiziona una serie di cose.
- Proprio perché è cotta non può contenere ossa come la BARF. Le ossa cotte infatti si possono rompere in schegge taglienti, provocando perforazioni intestinali o gravi costipazioni
- La cottura inattiva una serie di sostanze fondamentali per la salute, tra cui molte vitamine.Per questo in genere prevede l’aggiunta di integratori.
Per quanto riguarda i carboidrati invece non c’è obbligo di inserirli: la dieta casalinga dev’essere no carb per il gatto, che è un carnivoro stretto, ma può esserlo anche per il cane.
Salvo eccezioni e situazioni particolari.
Com’è composta una razione casalinga?
Oltre ai cereali o tuberi come fonti di carboidrati, come appena detto non obbligatori, avremo una componente proteica (carne, pesce, uova, formaggi), la fibra che può essere data sia con le verdure che con altri elementi come la polvere di cuticole di psillio.
Se vuoi approfondire la possibilità di fare una dieta vegana per cane e gatto ne parlo qui.
I lipidi sono una fonte energetica importante per i carnivori. Oltre a quelli contenuti naturalmente nel cibo è possibile aggiungere fonti diverse, dal burro ad alcuni oli vegetali, fonte di sostanze preziose.
L’olio di mais o di girasole come fonte di acido linoleico, un acido grasso essenziale.
Ma anche l’MCT Oil, derivato da olio di cocco e ricco di acidi grassi a media catena, che si è rivelato prezioso in molti casi.
Per l’invecchiamento cognitivo degli animali anziani, per esempio, ma anche per l’epilessia.
Il medico veterinario nutrizionista è davvero utile?
Dal mio punto di vista sì. E non perché è parte del mio lavoro occuparmi di nutrizione del cane, del gatto e di altri animali familiari.
È solo che l’alimentazione è talmente importante come strumento di prevenzione e cura che lasciarla al caso sarebbe un peccato.
Una consulenza nutrizionale non è un costo, è un investimento!
Perché avere la certezza che gli animali con cui viviamo stiano ricevendo una nutrizione formulata su misura per loro, completa e bilanciata da ogni punto di vista, giusta per quel preciso momento della loro vita non ha prezzo.
Avere al nostro fianco un professionista competente e preparato, che possa accompagnarci modulando l’alimentazione e consigliandoci al meglio, sia in condizioni di salute che di malattia, ci evita errori e leggerezze. Che se non nell’immediato possono provocare problemi nel medio e lungo periodo.
Perché il modo in cui scegliamo di alimentare gli animali con cui viviamo più volte al giorno, tutti i giorni, per settimane, mesi ed anni può fare davvero la differenza per loro e dunque anche per noi.
Per saperne in più guarda il video!