
IIl dottor Edward Bach ha lasciato all’umanità (e non solo!) un metodo terapeutico del quale lui stesso riconosceva la straordinarietà e la potenza. Chiunque voglia saperne qualcosa in più avrà facilmente accesso ad un enorme mole di informazioni e come sempre credo che ascoltare direttamente le sue parole attraverso le opere che ha lasciato sia il miglior modo per arrivare all’essenza di un metodo con due caratteristiche fondamentali: la semplicità e la naturalezza. Come sempre accade con molti strumenti terapeutici non inclusi nell’elenco di quelli contemplati dalla medicina ufficiale, il metodo è stato spesso stravolto e tacciato di inefficacia, con la solita scusa: è solo acqua, non serve a nulla, invocando senza conoscerne il significato profondo e la valutazione a fini scientifici, il famigerato effetto placebo. Mi chiedo allora come mai sia possibile riscontrare cambiamenti spesso sorprendenti anche negli animali e nelle piante, che per nostra stessa ammissione non possono essere ricondotti al meccanismo del placebo… Ognuno può trarre le proprie conclusioni, la mia è che quei 38 rimedi, quasi tutti di origine vegetale tranne Rock Water, l’acqua di roccia, agiscono a livello emozionale con delicatezza, senza sopprimere ma piuttosto rafforzando e valorizzando risorse interiori, rendendo onore a quello che una persona, un animale o una pianta sono già in potenza.
Come donna di scienza non posso che riconoscere l’evidenza di un fatto: il dottor Edward Bach è stato un grande medico, un profondo studioso, un eccellente omeopata. Non ha mai smesso di cercare un metodo semplice, che fosse alla portata di tutti, per migliorare le condizioni di salute dei pazienti che sempre più numerosi si rivolgevano a lui, non ha mai smesso di seguire le proprie intuizioni. Del resto, se le più grandi menti della storia dell’umanità si fossero fermate solo a quello che la scienza era in grado di spiegare, non credo che ora potrei condividere i miei pensieri con voi, dovunque siate, superando le barriere di spazio e tempo…