
Secondo wikipedia “l’omeopatia (dal greco ὅμοιος, simile, e πάθος, sofferenza) è una controversa pratica della medicina alternativa, basata sui principi formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo”. Se così fosse, dovremmo irrimediabilmente concludere che gli oltre otto milioni di persone (in continuo aumento)che solo in Italia scelgono di curarsi con l’omeopatia e i paesi del mondo che la riconoscono come sistema o specialità medica non hanno a cuore la propria salute e quella dei propri cari e che stanno scegliendo una raffinata ed eccentrica forma di suicidio collettivo. Anche tutti quei medici che dopo un lunghissimo percorso di studio continuano ad investire risorse di tempo, soldi ed energie per formarsi come omeopati probabilmente non sono neanche degni di attenzione, folli ed eccentrici evidentemente non hanno di meglio da fare. O forse più semplicemente le parole che Samuel Hahnemann pronunciò ai suoi pazienti in attesa di una visita al culmine della sua crisi come medico, la famosa frase “Via da qui, fuori! Sono incapace di curarvi, rubo soltanto i vostri soldi!” risuona nella mente di questi folli con più forza che in altre. Io sono, lo confesso, tra quei folli, eccentrici e visionari, sono tra quelli che scelgono uno studio matto e disperatissimo per apprendere un’arte medica che si occupa di individui e che non perde mai di vista, neanche per un istante, ciò che li circonda, nel senso più ampio del termine. Sono tra quelli che scelgono per i propri pazienti quello che scelgono anche per sé e per i propri cari e non è solo questione di coerenza, la questione è anche di essere un medico e non solo di fare il medico, la questione è di prendere atto che mai come ora le patologie allergiche e cronico-degenerative colpiscono sempre prima e con frequenza inarrestabile, anche gli animali che vivono con noi.
E di fronte a questo la medicina che conosciamo ora non ha risposte e non ha soluzioni. Questo è un fatto indiscutibile. Guardarsi intorno con uno sguardo più ampio e scevro da preconcetti e condizionamenti, esplorare, analizzare e prendere atto di ciò che accade, studiare la natura e da essa imparare, approfondire i concetti di salute e malattia, dedicare se stessi al benessere dei propri pazienti, non è forse questo essere un medico?